SE STESSI

Questo non è un sermone. E’ qualche riga buttata in un pomeriggio domenicale. La voglia di tornare a battere sulla tastiera era troppa.

Non mi riesce. Non mi riesce di vivere la quotidianità senza pormi domande e obiettivi sul futuro. Non riesco ad alzarmi e a vivere come un robot.

Sono ossessionato dal tempo, che ho avuto e che ho. Non mi riesce di stare a far nulla, di spegnere il cervello per ore e ore. Ogni giorno mi alzo e penso a questa cosa chiamata vita. Al non senso che ci circonda, che ha dannatamente e meravigliosamente senso.

Un non senso di fronte al quale le cazzate si sciolgono come neve al sole. E realizzi quanto è bello vivere. E quanto è importante esserne coscienti.

Questa meravigliosa esperienza va onorata. Per questo voglio il meglio. Da me stesso innanzitutto. Spesso voglio troppo. Ma preferisco troppo che niente.

Volere tanto da me stesso mi ha fatto fare passi da gigante. Mi ha fatto crescere e maturare, soprattutto mi ha fatto capire come sono. Mi ha fatto incazzare e preoccupare anche inutilmente.

Ho iniziato ad amare me stesso. Non ancora a sufficienza, ma per questo c’è tempo. E’ la chiave. Vuol dire conoscersi, per ciò che di buono e di cattivo che abbiamo e agire di conseguenza.

Agire, esattamente. Perché l’amore per se stessi va dimostrato, in tutto ciò che facciamo ogni giorno. Nei “no” e nei “si” che diciamo, nelle nostre decisioni, grandi e piccole. Questo voglio fare.

In questo mondo di mode e di media, stare soli fa paura. Ti senti sbagliato. Ma chi non sa stare solo con se stesso, non fa che scappare all’ineluttabile in cui si dovrà specchiare ogni mattino.

Stare soli vuol dire dedicare tempo a se stessi. Amare se stessi, facendoci ciò che ci fa bene. E il tempo passato in compagnia sarà per scelta e non per ripiego. Vorrei che fosse davvero sempre così: per gli altri e per me.

Ho deciso che questo posto sarà il mio luogo di espressione. Non sempre e solo motivazione, ma anche riflessione e digressione. La motivazione è nel mio DNA, quindi mai la potrò tralasciare. Fino al mio ultimo sospiro avrò la voglia di fare e migliorare.

Ma ogni tanto per motivare bisogna dare e avere un senso. Altrimenti saranno solo parole impilate ad altre nell’oceano del dimenticato.

Sono tornato.

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